Tavolo da pranzo in legno, ecco i fattori da valutare prima dell’acquisto
Avete deciso che il prossimo tavolo da pranzo della vostra abitazione sarà in legno, perché questo materiale riesce a donare un senso di accoglienza e di calore alla propria abitazione che sono impagabili, nello specifico per quanto riguarda la cucina.
In commercio si possono trovare tantissime tipologie di tavoli da pranzo in legno per la cucina, che si adattano a molteplici esigenze. Nel corso degli ultimi anni, anche il web è diventato uno dei principali canali di vendita di tavoli di ogni tipo: una delle piattaforme migliori presenti online è sicuramente www.arredamentopari.com, che è in grado di offrire modelli per tutti i gusti, senza dimenticare come vengano proposti anche tavoli tondi, fissi, allungabili, in vetro e pure dei tavoli consolle di design.
Il legno di pino e quello d’acero
Spesso e volentieri, si tende a pensare che l’arredamento in legno sia formata solo ed esclusivamente da pezzi di tale materiale. In realtà, però, in natura ci sono tante tipologie differenti di legno e ognuna di esse ha delle caratteristiche ben specifiche e qualità ben precise.
Di conseguenza, tutto questo serve semplicemente a far comprendere meglio come ogni tipo di legno si adatti più o meno perfettamente a certe esigenze e a determinati ambienti. Cominciamo dal legno di pino, che si caratterizza per essere un tipo di legno molto leggero e anche poco costoso, che viene utilizzato piuttosto di frequente per la realizzazione di pezzi rustici, come ad esempio quei tavoli che spesso di vedono all’interno delle case di campagna.
Il legno di acero, invece, fa della durezza uno dei suoi principali punti di forza. Oltre ad avere una colorazione tipicamente bianco crema, viene utilizzato nella maggior parte dei casi per la costruzione di oggetti particolarmente pesanti. Tra i vantaggi di puntare su questa tipologia di legno troviamo indubbiamente il fatto di avere un prezzo non troppo alto e di avere un alto grado di durabilità. Serve, comunque, trattarlo con delle particolari lavorazioni o prodotti per conservarlo perfettamente nel corso del tempo.
Il legno di quercia e quello di noce
Anche il legno di quercia è una tipologia particolarmente dura, con una tendenza a diventare estremamente granuloso. In natura ci sono due varietà, ovvero la quercia rossa, che presenta un’ampia gamma di tonalità, e la quercia bianca che può vantare la presenza di striature tigrate e altre sfumature di colore giallastro.
Tra i vantaggi di scegliere questa tipologia di legno troviamo ovviamente una durabilità importante, ma anche la possibilità di tagliarlo, in modo tale da aumentare il livello di resistenza rispetto a ogni tipo di deformazione. Inoltre, il fatto di avere una consistenza granulosa decisamente ondeggiante, riesce a dare uno stile veramente che ha pochi eguali. Gli unici nei sono rappresentati dal fatto che le diverse striature possono diventare talmente scuro fino addirittura a far apparire il legno caratterizzato da due colorazioni differenti.
Il legno di noce, invece, può contare su una grana molto dritta, con una gamma di colori che spazia dal cioccolato fino ad arrivare al giallo. Questo tipo di legno viene utilizzato molto di frequente per la realizzazione di testa per i letti, ma anche per tavoli da pranzo caratterizzati da uno stile antico, così come delle mensole decisamente interessanti dal punto di vista estetico.
Nella maggior parte dei casi, capita che il legno di noce venga ricoperto con dei prodotti particolari, come ad esempio oli o colori molto chiaro per metterne in evidenza la tonalità. Tra i vari punti di forza del legno di noce troviamo il fatto di garantire alti livelli sia di resistenza che di stabilità, oltre ad una gamma di colori che ha ben pochi eguali. Il problema è che, proprio per via di tali caratteristiche, si tratta di una tipologia di legno particolarmente costosa.