Risparmia sulle bollette con una caldaia più efficiente
La caldaia a condensazione è la soluzione che viene ritenuta più efficiente nell’ambito del tradizionale riscaldamento domestico, abbattendo costi e consumi rispetto alle normali caldaie.
Un vantaggio a livello puramente pratico sono tutti gli incentivi economici che si hanno a seguito dell’acquisto di una caldaia di questa tipologia. Il rinnovato interesse nella cura dell’ambiente e degli ecosistemi ha portato i governi a varare dei fondi con cui incentivare l’aggiornamento dei vecchi impianti, aiutando nell’acquisto di nuove caldaie che consumano meno energia e riducono anche il costo in bolletta.
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Come funziona una caldaia a condensazione?
Prima di parlare di come funziona una caldaia a condensazione, apriamo una parentesi sulle tradizionali caldaie. Esse utilizzano una fiamma continua, alimentata a gas metano o GPL, per riscaldare delle superfici ad alto indice di conducibilità termica. Queste superfici si troveranno poi a contatto con delle tubature attraverso le quali passa l’acqua diretta ai termosifoni. L’acqua sarà riscaldata in un ciclo continuo, mentre i fumi di scarico vengono eliminati attraverso la canna fumaria.
La principale criticità in questo sistema sono le dispersioni termiche dovute proprio ai bollenti gas di scarico. L’anidride carbonica, il vapore acqueo e la piccola percentuale di polveri emesse a seguito della combustione hanno un calore molto elevato superiori a 200° al momento dell’espulsione, che viene disperso nell’ambiente e non utilizzato.
Una caldaia a condensazione non elimina immediatamente i gas di scarico, ma li lascia condensare in una camera apposita. In questa camera, il vapore acqueo si raffredderà lentamente, tornando al suo stato liquido. L’acqua così prodotta sarà comunque ad alta temperatura, permettendo di recuperare energia termica che altrimenti andrebbe sprecata.
Maggiore è l’umidità presente in un ambiente, maggiore sarà il recupero termico. In generale si parla di un risparmio in bolletta che va dal 30 al 40% rispetto ad una caldaia tradizionale, con un recupero di calore che supera in alcuni casi anche il 10%.
Il risultato della condensazione permette di pre-riscaldare l’acqua da convogliare verso i termosifoni, per poi essere eliminata tramite uno scarico. Allo stesso tempo, i gas di scarico privi del vapore acqueo condensato verranno poi espulsi tramite gli stessi tubi utilizzati dalle tradizionali caldaie, in volumi molto minori.
Manutenzione e installazione
Una caldaia a condensazione può essere installata per sostituirne una tradizionale senza che sia necessario alcun lavoro di muratura impegnativo ed estensivo. I collegamenti sono gli stessi ed inoltre si può anche utilizzare lo stesso sistema di scarico in maniera ancor più efficiente in quanto il volume dei gas da eliminare sarà anche minore.
La manutenzione di una caldaia a condensazione richiede solamente periodici interventi di controllo e pulizia (tramite enti certificati), mentre la manutenzione straordinaria è poco frequente data l’affidabilità degli impianti di moderna realizzazione.
Quanto conviene?
Dal punto di vista economico occorre vedere il risultato dell’investimento nel lungo periodo. Un fattore determinante sono incentivi e sgravi fiscali, i quali facilitano il recupero della spesa nel tempo.
Facendo una media, il risparmio in bolletta si aggira attorno al 30%, con picchi nelle situazioni in cui il riscaldamento viene tenuto a bassa potenza, ossia sistemi che non richiedono acqua a temperature oltre i 50°. Questo è dovuto al fatto che il vapore ha il proprio punto di condensazione a 56°, rendendo estremamente efficiente il processo di pre-riscaldamento.
Per impianti di nuova realizzazione la caldaia a condensazione è una scelta quasi obbligata, in quanto non è più possibile per i produttori mettere in commercio caldaie tradizionali. Per impianti datati da ammodernare il discorso è già più complesso, ma si può tranquillamente affermare che in meno di dieci anni qualsiasi tipologia di investimento si ripagherà autonomamente.