Danni per errore medico, la malpractise non è una fake news
I danni per errore medico ci sono, esistono, e vengono anche risarciti. Nessuna fake news, la malpractise sanitaria, purtroppo, è una realtà. I casi di malasanità, infatti, sono sempre in aumento e questo è dovuto, in buona parte, ai tagli che si continuano a praticare sulla sanità pubblica. Sono tante le vittime di un errore medico, un’errata diagnosi o una diagnosi non fatta, o vittime di carenze strutturali dell’ospedale che hanno causato un danno spesso irreversibile, talvolta letale.
Danni per errore medico, niente fake news
Oggi come oggi in tanti si affannano per sotterrare sotto un velo di ipocrisia quelli che sono i numerosissimi casi di malasanità. Le chiamano fake news – che per correttezza e dovere morale è doveroso ammettere che esistono – ma non è questo il caso perché purtroppo i casi di malpractise nel nostro Paese sono davvero tanti e vengono riportati su tutti i quotidiani di maggior spicco e nei telegiornali più accreditati.
Il problema però è che di molti danni per errore medico si viene a conoscenza diversi anni dopo che il danno è stato fatto, come è accaduto per il talidomide, un farmaco che veniva somministrato negli anni ’60 alle donne gravide per evitare loro i disagi delle nausee e che ha causato la malformazione di diversi feti. Oggi quei feti sono persone, sono uomini e donne privi di arti e con gravissime malformazioni e che hanno dovuto impostare la loro vita sulla loro inabilità fisica che ne impedisce il normale svolgimento.
Quali risarcimenti per i danneggiati
Ovviamente quello del Talidomide è solo un episodio, ma potremmo parlare dei danni da vaccino della polio, i cui risarcimenti stano arrivando solo ora, dopo quasi 40 anni. Ma se volessimo invece fare un giro nelle corsie degli ospedali potremmo scoprire numerosi altri casi di malasanità, come quello della donna ricoverata in un nosocomio di Napoli che si è trovata il letto letteralmente invaso dalle formiche, o quello dell’uomo ricoverato per un intervento di routine al cuore e che è morto pochi giorni dopo in seguito a un’infezione batterica contratta proprio in ospedale.
Potremmo anche parlare di tutti i casi di contagio di malattie infettive contratte proprio in ospedale e che sono costate la vita, solo quest’anno, a ben 2 bambini, già compromessi da gravi patologie, ma che hanno contratto il morbillo proprio in ospedale. Ebbene a tutte queste persone spetta chiaramente un risarcimento, ovviamente in proporzione a quello che è il danno subito.
Come si richiede il risarcimento del danno
Il primo passo da compiere è quello dell’accertamento del danno subito. Per fare questo occorre la consulenza tecnica di un medico legale che stili la relazione della perizia. In seguito si può procedere con la nomina di un legale che si occupi di questo specifico aspetto tutelando gli interessi dell’assistito. Normalmente, se le cause del danno sono chiare, la struttura ospedaliera e il medico cercano un accordo con la vittima Da qui si procede in due modi, o si accetta l’offerta o si prosegue, se necessari anche in sede penale, e si formula una richiesta di risarcimento.
Le tempistiche della causa variano in base al Tribunale e alla dinamica del caso.