Personale in outsurcing, cosa non devi fare
Finalmente sei riuscito a migliorare le prestazioni della tua azienda, a renderla più competitiva e ad aumentare produzione e fatturato. Ora però è arrivato anche il momento di implementare le risorse in termini di dipendenti, operai e produzione se vuoi non solo reggere i ritmi attuali, ma anche aumentarli. Quindi ti serve assumere nuova forza lavoro, ma questo è un compito che potrebbe costarti moltissimo in termini di risorse interne che magari puoi utilizzare altrimenti. Ecco che per venire incontro alle tue necessità e a quelle di aziende come la tua, nascono i servizi di outsurcing per, appunto, la gestione del personale in outsourcing, ma a cosa devi stare attento in questo caso? Scopriamolo assieme.
Personale in outsurcing cosa non devi mai fare
Prima di dire cosa non devi mai fare ti spieghiamo quali sono i vantaggi di questo servizio che viene offerto alle imprese. Al primo posto troviamo certamente un forte abbattimento dei costi: delegare questa incombenza a degli esterni potrebbe sembrare in un primo momento più dispendioso, ma a conti fatti, non dover impiegare risorse interne è di fatto più conveniente. Da qui si evince la prima cosa che non va fatta, ovvero cercare di avere il controllo su tutto disperdendo fondi ed energie utili altrimenti. Affidarsi a un’azienda esterna significa potersi concentrare sul proprio business senza dispersione di risorse.
Un altro punto fondamentale è quello che non si dovrebbe mai confondere la vera natura del Bpo, che fin troppo spesso viene confuso con altri servizi di outsurcing come quelli It o della gestione delle applicazioni. Le aziende devono invece aver ben chiara la differenza, e che cioè il Bpo si occupa della gestione di interi processi, dove si trasferiscono anche responsabilità e rischi.
Sicurezza e dati interni
La sicurezza e i dati interni sono da sempre un “problema dell’azienda” e questo spiega, in certi contesti, la diffidenza nel voler cedere tali dati. Bisogna però pensare che il Bpo è in grado di gestire questi dati con un sistema migliore rispetto a quello in house.
Valutare con leggerezza un partner è un errore grossolano e che davvero non ci si può permettere, soprattutto quando si lavora a certi livelli. Purtroppo, a oggi, sembra che ben il 40% delle aziende non sia soddisfatto del suo partner in outsurcing. Qual è il problema in questo caso? Che delle volte si fanno valutazioni troppo superficiali o, peggio ancora, dettate dalla fretta, quindi si finisce per sbagliare e pentirsi dell’errore fatto, con la conseguenza che si deve porre rimedio in corsa.
Per lo stesso motivo di valutazione, anche un errore nel piano di transizione è una cosa che non dovrebbe accadere, ma che accade invece con una certa frequenza. Se questo fosse inadeguato le conseguenze sarebbero molto serie, ma spesso l’azienda si vuole letteralmente sbarazzare di un problema e assegna il lavoro all’azienda più rapida, invece che a quella migliore.
La giusta scelta migliora la tua azienda
Se invece si compiono le giuste scelte, oculate e ponderate, i risultati iniziano a vedersi da presto. Un’alleanza non formalizzata è anch’essa un’alternativa che consente di risparmiare notevolmente in termini di tempo e di raggiungere comunque ottimi risultati, consentendo così di massimizzare le risorse e raggiungere gli obiettivi fondamentali del tuo business.