Gli italiani e l’alimentazione biologica
Quando si tratta di dover mangiare e in particolare dover mangiare bene, noi italiani siamo ferrati in materia.
Non a caso, è stata condotta un’indagine realizzata da Reale Mutua Assicurazione per l’Istituto Nextplora, mostra le abitudini alimentari degli italiani, rivelando un dato molto importante: sempre più italiani portano sulle loro tavole prodotti a km zero.
Per “prodotto a chilometro zero” è inteso quel bene reperito direttamente dal produttore, senza alcun passaggio di intermediazione tra il produttore e il consumatore che acquista tale bene.
Sono privilegiati dunque la stagionalità dei prodotti, con un’attenzione particolare all’uso di pesticidi e sostanze chimiche nocive per l’uomo ma anche per l’ambiente circostante: il cibo a km zero è sicuramente ecosostenibile e, arrivando in tavola dopo pochi giorni dalla loro produzione, sono ritenuti i cibi più salutari.
L’impatto del lockdown sull’alimentazione
Il difficile periodo di crisi che abbiamo attraversato a causa del Coronavirus ha portato anche a dei benefici nelle case degli italiani: tra essi, sicuramente la consapevolezza che la salute è di certo il bene più prezioso, impiantando in ognuno di noi il seme dell’amor proprio.
Dalle ricette di bellezza, alla ginnastica in casa, al pane, dolci e pizze fatti in casa, abbiamo tutti riscoperto il piacere di prenderci cura di noi stessi, producendo cose con le nostre mani e utilizzando prodotti il più naturale possibile, riscoprendo le proprietà benefiche di ogni singolo alimento.
Tra i dati emergenti, c’è proprio quello relativo all’alimentazione: è stato notato un incremento della sensibilità degli italiani per il cibo e i prodotti biologici.
Analisi dei dati
Secondo quanto emerge dall’osservazione realizzata dalla compagnia assicurativa Reale Mutua, un italiano su tre (più del 40% in termini di percentuale) preferisce acquistare direttamente dal produttore i prodotti per la propria spesa di beni alimentari.
Parliamo per lo più di frutta e verdura, ma anche di formaggi e di vini: è importante per il cliente costruire un rapporto di fiducia e avere una garanzia di qualità che proviene direttamente dal produttore stesso.
Prospettive future
Il 63% degli italiani intervistati a tal proposito si è ritrovato favorevole ed entusiasta di poter utilizzare applicazioni o siti web per l’acquisto.
Fondamentale resta la consegna a domicilio, che si è rivelata molto utile durante l’emergenza sanitaria.
La tendenza di acquistare online anche prodotti a km zero esisteva già prima del lockdown ma sicuramente questo periodo ha contribuito alla crescita del numero di acquisti con questa modalità e gli effetti non svaniranno di certo dopo la pandemia.
La modalità di acquisto online è molto apprezzata soprattutto dai clienti più giovani e con una particolare predilezione per i prodotti di agricoltura biologica.
L’economia agricola, dunque, dovrà sfruttare questa richiesta bio dei consumatori per un rilancio sul mercato, volto anche al recupero di ciò che è andato perso durante il periodo di quarantena.